Celebrata la Santa Messa nella memoria liturgica del Beato Carlo Acutis

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ASSISI – “A due anni dalla sua beatificazione, stiamo constatando quanto Carlo sia sempre più conosciuto in tutto il mondo, stia illuminando tante esistenze, e soprattutto stia attraendo tanti giovani, a cui le mode propongono spesso una vita da fotocopie, mentre Carlo propone loro una vita originale, come quella che Gesù solo consente di vivere”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, mercoledì 12 ottobre all’omelia della santa messa nella Memoria liturgica del Beato Carlo Acutis celebrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione.

La santa messa è stata concelebrata da don Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé, vicario generale della diocesi, da padre Carlos Acácio Gonçalves Ferreira, rettore del Santuario della Spogliazione e da numerosi presbiteri diocesani. Presenti i genitori del Beato Carlo, il sindaco di Assisi Stefania Proietti e tantissimi fedeli che sono accorsi per venerare il giovane beatificato il 10 ottobre 2020.

Il vescovo all’inizio dell’omelia, facendo riferimento alle letture e al Vangelo letti durante la celebrazione, ha detto: “«Questo è il pane disceso dal cielo…». La festa del beato Carlo cade quest’anno mentre la guerra in Ucraina ci fa ogni giorno inorridire per il cielo plumbeo dal quale non scende pane di vita, ma missili che abbattono case e falcidiano vite, mettendo in fuga tanti esseri umani e portando conseguenze pesanti su noi tutti. Questo cielo che l’odio degli uomini sta ancora una volta oscurando ha bisogno di rifare spazio al cielo di Dio. Quel cielo a cui Carlo guardava, perché i suoi occhi luminosi erano un cielo essi stessi. Quando infatti si diventa amici di Gesù, il cuore stesso diventa cielo”.

Al termine della santa messa davanti alla tomba del giovane milanese esperto in informatica, che morì in soli tre giorni a causa di una leucemia fulminante dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa, è stata letta la preghiera ufficiale per chiedere la sua canonizzazione e sono stati portate le intenzioni di preghiera che arrivano quotidianamente da tutte le parti del mondo.

L’omelia di monsignor Domenico Sorrentino

 

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