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Non abbiate paura, Dio ci è accanto, questo è il Natale – guarda il video

Il Videomessaggio di Natale di monsignor Domenico Sorrentino

ASSISI – “Cari fratelli e sorelle buon Natale. Quest’anno abbiamo un doppio motivo per augurarcelo perché nella situazione di sofferenza in cui ancora ci troviamo, con il contenimento che ci viene imposto per cui non potremmo avere le solite manifestazioni di gioia, ancor più è necessario augurarci un Natale sereno che dia gioia al cuore e alle nostre famiglie”. È questo l’augurio che il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino rivolge con un video-messaggio alla comunità diocesana per il Santo Natale.

“Noi credenti – aggiunge il vescovo – un motivo lo abbiamo per un Natale sereno anche in una situazione così difficile. È il sapere che Dio ci vuole bene, tanto bene che è venuto in mezzo a noi, si è fatto bambino tra i bambini e ha voluto prendere su di sé le nostre sofferenze. È un Dio che ci capisce, che si mette accanto a noi, che soffre con noi, che combatte con noi. Qualche volta vorremmo che combattesse al posto nostro, che ci risolvesse i problemi e così d’incanto trovarci di nuovo in una situazione di normalità. Ma il nostro Dio ci vuole figli cresciuti che si assumono le loro responsabilità. Ci sta accanto, ci dà la forza; ed è questo il Natale”.

In occasione della vigilia di Natale il vescovo celebrerà la santa messa nella cattedrale di San Rufino alle ore 20 che sarà trasmessa in diretta su Maria Vision (canale 602) e sulla Pagina Facebook Diocesi Assisi – Nocera – Gualdo, mentre nella solennità del 25 dicembre verrà consacrata la nuova chiesa parrocchiale di Bastia Umbra dedicata a San Marco evangelista, situata nel quartiere​ XXV Aprile. La liturgia eucaristica, in programma alle ore 10,30, sarà presieduta dal vescovo Sorrentino. L’intero complesso di circa 700 metri quadrati che, oltre alla chiesa comprende anche la canonica ed altri spazi di socialità, è stato progettato inizialmente dall’architetto Antonio Coletti al quale, dopo la morte, è succeduto il collega Alfio Barabani. La chiesa, la cui prima pietra era stata posata l’8 ottobre del 2017, ha una capienza massima, in tempi normali non di contenimento del Covid-19, di 450 posti a sedere.

Alla celebrazione parteciperanno i membri della comunità parrocchiale rappresentanti le varie realtà pastorali. Inoltre saranno presenti l’Amministrazione comunale di Bastia Umbra e altre autorità civili e militari. Per consentire il rispetto delle disposizioni anti covid-19 il biglietto dovrà essere ritirato in parrocchia. Nel pomeriggio la messa delle ore 17 sarà presieduta dal parroco don Francesco Santini.

Nella cattedrale di San Rufino la santa messa del giorno di Natale presieduta da don Cesare Provenzi, parroco e priore del Capitolo della Cattedrale sarà celebrata alle ore 10.

Nella concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino la santa messa della Vigilia di Natale sarà celebrata alle ore 18, mentre il giorno di Natale ne sono previste tre: alle ore 10; alle ore 11,15 e alle ore 18. Nella concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra la santa messa della vigilia di Natale sarà celebrata alle ore 19,30, quelle del giorno di Natale alle ore 9 e alle ore 11,15.

Il vescovo ha anche rivolto un messaggio ai malati e agli operatori sanitari:

“Il mio augurio di Pastore è che Gesù Bambino che viene dal cielo a fare sua la nostra sofferenza faccia sentire a tutti gli ammalati e a tutti voi che vi prendete cura di loro la gioia del cuore”.

È questo uno dei passaggi del videomessaggio di auguri di Natale che il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino rivolge agli ammalati, ai sofferenti e agli operatori sanitari, soprattutto in questo tempo di pandemia da Coronavirus che da mesi affligge il mondo intero.

“Abbiamo visto – aggiunge il vescovo – tanti episodi in questo periodo, anche di eroismo di persone che si sono dedicate in maniera eccezionale. Abbiamo sentito che è la solidarietà che dà sapore alla vita, ci fa stare uniti nella sofferenza e ci permette di superarla. Voi ammalati – prosegue – ci state a cuore e vi vogliamo bene anche se in questa situazione forse non sempre possiamo esprimervelo. E voi operatori sanitari che vi prendete cura di noi sentite che vi vogliamo bene, che stimiamo il vostro lavoro, la vostra professionalità, la vostra dedizione”.

Una luce in fondo al tunnel

di Mons. Domenico Sorrentino, vescovo

 

ASSISI – Ci attende un Natale covid. Speriamo senza troppe restrizioni, soprattutto sul piano celebrativo. Ma ormai sembra chiaro che non sarà il Natale solito. Sarà gioia contenuta, ancora sotto il segno della preoccupazione, in attesa di un tempo più sereno. Ancora una volta, in solidarietà con un mondo che, in tutte le regioni, vive lo stesso dramma. È come se stessimo da tempo sotto un tunnel, e stentiamo a vedere la luce.

L’Avvento viene a darci speranza. Esso interpreta la grande attesa: Vieni, Signore Gesù! Raccoglie la storia dell’intera umanità, da sempre incalzata dai suoi problemi e dai suoi peccati. “Se tu squarciassi i cieli e scendessi…”. Questo anelito struggente di Isaia percorre, più o meno consapevolmente, la fatica dell’umanità. La sentiva il popolo di Dio nel suo esilio. Ma prima o poi non c’è popolo che non la senta, e non c’è persona che non ne faccia esperienza. Possiamo, per quanto si voglia, riempirci di illusioni. Possiamo stordirci con il benessere e la tecnologia. Ma  la vita alla fine ci presenta il conto. Ed allora nemmeno la scienza, con tutta la prosopopea di onnipotenza che oggi la circonda, ci rassicura. Essa è un gran dono di Dio, ma non è Dio. Serve a scrutare i misteri del mondo, per utilizzarne al meglio le energie positive. Ma poi basta un piccolo virus a metterla in scacco. A ricordarle, cioè, di non essere una magia sempre a disposizione dei nostri sogni, ma soltanto uno strumento del bene. Per questo la pandemia ci sta dando una severa, ma importante lezione. Ci sta ricordando quello che veramente conta. Ci sta restituendo le domande che non si fermano all’effimero, e vanno all’infinito. Non sprechiamo questo tunnel: nella “notte” stiamo recuperando noi stessi. La luce verrà: per noi credenti in Gesù è una certezza che si irradia da Betlemme, e ci fa guardare al futuro con entusiasmo. Ma troverà aperti i nostri cuori? Auguri a tutti: buon Natale! E buon Anno!