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Sospensione canonizzazione Acutis e messa funerali Papa, le informazioni utili

ASSISI – In seguito alla morte di Papa Francesco, la celebrazione eucaristica e il rito della canonizzazione del Beato Carlo Acutis, prevista domenica 27 aprile, in occasione del Giubileo degli adolescenti, è stata sospesa. Lo ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede e ora la Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino fornisce alcune informazioni aggiuntive. Sono annullate di conseguenza anche le sante messe di ringraziamento previste.

Il treno speciale prenotato dalla Diocesi di Assisi per tale evento, in base agli accordi con Trenitalia, è soppresso ma resta valido il biglietto, che quindi non va buttato e servirà per il treno che sarà riprogrammato per la nuova data della canonizzazione (Non saranno stampati altri biglietti). Appena sarà nota la nuova data la diocesi provvederà a dare tutte le comunicazioni opportune ed utili.

Anche la lezione della Scuola socio-politica Giuseppe Toniolo con il ministro Antonio Tajani, che si sarebbe dovuta tenere il 26 aprile alle ore 11 è rinviata a data da destinarsi.

Intanto in diocesi continua il ricordo del Santo Padre e sui maxi schermi installati, in collaborazione con il Comune in occasione della canonizzazione, al Santuario della Spogliazione, in piazza Santa Chiara e nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, stanno scorrendo le immagini della prima storica visita del Pontefice in Assisi, il 4 ottobre 2013. Inoltre, sabato 26 aprile a partire dalle ore 10 sugli stessi sarà trasmessa in diretta la messa funebre di Papa Francesco che potranno seguire tutti i pellegrini, fedeli e turisti presenti in Assisi.

Infine, Assisi celebrerà la solenne eucaristia di suffragio per il Pontefice nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco il prossimo giovedì 24 aprile alle ore 18. La Santa Messa sarà celebrata dal vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, che parteciperà sabato ai funerali del Santo Padre in piazza San Pietro, a Roma.

Morte Papa Francesco, il messaggio di mons. Domenico Sorrentino

ASSISI – La notizia della morte di papa Francesco ha scioccato anche noi, come tutto il popolo di Dio. Avendolo visto in queste ultime settimane addirittura farsi fisicamente presente, nonostante la convalescenza, eravamo fiduciosi che lo avremmo visto domenica prossima in piazza San Pietro per la canonizzazione del beato Carlo. Oggi, pur nella certezza della vita eterna e nella gioia della Pasqua, uniamo le nostre lacrime a quelle di tutta la Chiesa. Papa Francesco aveva davvero il volto e il cuore di un papà. Così lo sentivano soprattutto i più semplici, i poveri, ai quali egli dedicava tante premure. Anche guardando ad essi aveva preso il nome del nostro Francesco d’Assisi, il “Poverello”, ed è rimasto coerente con questa scelta programmatica. Ce l’ha illustrata in tutti i modi. Non possiamo dimenticare quanto ci consegnò nella sua prima visita a questa Città nel 2013. Gesti indimenticabili e profetici: volle iniziare con i disabili dell’Istituto Serafico, volle mangiare con i poveri, venne alla Sala della Spogliazione per spiegare – mi disse – come la “Chiesa si deve spogliare”. Di lì in poi una serie di altre visite di non minore impatto: il 4 agosto 2016 a Santa Maria degli Angeli per l’VIII centenario del Perdono di Assisi, il 20 settembre dello stesso anno alla Basilica di San Francesco per la commemorazione dello “spirito di Assisi” inaugurato nel 1986 ad Assisi da Giovanni Paolo II con la convocazione dei leaders cristiani e di tutte le religioni in preghiera per la pace. Il 3 ottobre 2020 venne a firmare sulla tomba di san Francesco l’enciclica “Fratelli tutti”. Nel novembre 2021 torna per la giornata mondiale dei poveri. E come dimenticare il filo d’oro tutto francescano, intonato al Cantico di frate Sole, dell’enciclica Laudato si’? E’ poi tornato nel settembre 2024 per firmare il patto con i giovani di Economy of Francesco, il movimento da lui suscitato per il rinnovamento dell’economia a vantaggio dei più poveri.

Assisi non poteva non sentire un particolare affetto per lui, e lo ha sentito. Per questo anche la sua dipartita ci vede profondamente addolorati.

La Città in questi giorni è gremita di pellegrini. Sono venuti per l’alleluia pasquale, ora si sono velati di mestizia. Con tutti i cristiani, residenti e pellegrini, facciamo coro di preghiera e di sentimenti, esprimendo il nostro cordoglio, ma soprattutto rinnovando la nostra speranza “Cristo è risorto!”. Ad Assisi, non possiamo dimenticare che Francesco nel Cantico parla di “sorella morte”. Sentimenti che salgono da entrambe le Chiese particolari affidate alle mie cure, quella di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e quella di Foligno.

Tanti devoti sono giunti ad Assisi in vista della canonizzazione. Il Signore ci ha costretti a un aggiustamento di rotta, nella sicurezza tuttavia che il traguardo rimane vicino.

Riecheggia nel cuore specialmente l’ultimo messaggio papale Urbi et Orbi. Francesco si è speso fino all’ultimo respiro per invocare pace sul nostro mondo ferito. Avevo chiesto la sua benedizione, che non ha fatto in tempo ad arrivare, sulla nostra lettera mensile di invito ai cristiani ed anche ai credenti di altre religioni, per invitarli a pregare, proprio il giorno 27 aprile, per tutti i popoli in guerra, con un focus sul Myanmar. Confidavo al papa nel mio scritto l’impressione che anche tramite il prossimo santo, Carlo Acutis, ci arrivasse un segno dal cielo, dato che il miracolo di guarigione esaminato ed accolto per la canonizzazione è avvenuto per una ragazza della Costa Rica, l’unico paese – o uno dei pochissimi paesi al mondo – che ha rinunciato ad avere un esercito. Dal cielo papa Francesco ci aiuterà a perseguire ancora questo grande obiettivo di un mondo, nel quale si realizzi la profezia di Isaia: “un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra” (Is. 2,4). Un grande sogno di pace.

Morte Santo Padre, in diretta da Assisi un momento di preghiera

Il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, invita tutti a partecipare alla recita del Regina Coeli di oggi, 21 aprile, alle ore 12,00 per il Santo Padre, che questa mattina è tornato alla Casa del Padre, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione. Tutti sono invitati a universi alla preghiera. In tutte le messe l’invito a pregare per il Santo Padre. Il Regina Cieli potrà essere seguito in diretta sui canali social della diocesi. Mentre questa sera alle ore 21,00 rosario per il Pontefice nelle Basiliche di Santa Maria degli Angeli e di San Francesco.

È TORNATO ALLA CASA DEL PADRE PAPA FRANCESCO. IL RICORDO DEI VESCOVI DELL’UMBRIA

LE OTTO VISITE DI PAPA FRANCESCO IN UMBRIA. LE RICORDA IL SETTIMANALE CATTOLICO LA VOCE

A Roma la presentazione del libro del vescovo su Francesco, Chiara e Carlo

ROMA – “Questo libro non parla solo di Carlo ma che parla volutamente di Francesco, Chiara e Carlo. Perché è una domanda da porsi per poter far centro su questo ragazzo e capirne la figura e anche il messaggio. Questo ragazzo ha respirato la spiritualità di Francesco e Chiara e l’ha respirata in maniera diversa da come la potrebbe respirare un seguace di Francesco che si fa francescano, l’ha respirata in una maniera del tutto inedita”.

Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino durante la presentazione del libro intitolato ‘Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali, non fotocopie’ che si è tenuta giovedì 3 aprile nel pomeriggio nell’antica biblioteca dell’Università degli studi Link a Roma.

All’incontro, che si è aperto con i saluti del rettore dell’Università Carlo Alberto Giusti e del presidente Pietro Luigi Polidori, hanno partecipato, tra gli altri, anche molti studenti dell’ateneo stesso.

“Io credo – ha aggiunto il vescovo – che sia un altro germoglio di Francesco. Nel libro scrivo di quel mandato che Francesco ebbe ottocento anni fa, che rimane un mandato serio e attuale, ‘Va’ Francesco, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina’. Ottocento anni fa andava in rovina per certi aspetti della crisi sociale del tempo, oggi non c’è da spiegare molto sulla rovinosità della crisi che abbiamo sotto agli occhi. Il Signore fa sempre le cose in modo organico. Si è inventato di dare a quel mandato di Francesco una nuova eco, una nuova traduzione adatta per il nostro tempo. L’eco francescana di ottocento anni fa continua anche se è iniziata oggi un’altra eco: oggi nasce un nuovo germoglio che sta cambiando il paesaggio di Assisi, lo sta cambiando numericamente e qualitativamente. Credo che ci sia un grande disegno in questo accostamento del tutto improbabile e implausibile dal punto di vista logico e umano che soltanto lo Spirito Santo poteva fare. Per me questa canonizzazione non è una piccola cosa, arriva come la canonizzazione di un Millennial”.

Il vescovo ha poi spiegato nei dettagli l’immagine presente sulla copertina del libro che raffigura Francesco e Carlo e che è la stessa immagine che si trova all’ingresso del Santuario della Spogliazione. Questa immagine ha precisato monsignor Sorrentino “dice tutto il messaggio del Santuario, dice di questi due Santi stanno l’uno di fronte all’altro, ma stanno anche ai lati, ai margini quasi con il desiderio di spostarsi ancora di più e di uscire fuori dalla scena. Tutti e due danno con le loro mani arcuate l’indirizzo: Carlo attraverso Francesco ed entrambi portano a Gesù, il Cristo crocifisso, il Cristo spogliato e all’altare, l’altare spoglio dell’Eucaristia. Questo è il loro messaggio di una chiesa che ha la primavera assicurata perché ce l’ha già dentro di sé, la primavera che è Gesù, non ha bisogno di costruirsela con artifici: questo Santuario è il santuario della primavera”.

Il giornalista, docente di geopolitica vaticana Università degli studi Link, Piero Schiavazzi ha sottolineato che il libro “scritto in un linguaggio estremamente semplice di un’ora di religione affronta invece elementi ed argomenti ben più complessi. È un libro geopolitico perché ad Assisi tutto è geopolitico. Assisi nasce con ottocento anni di anticipo sull’ecologia, come città ecologica con il Cantico delle Creature. Nel Novecento diventa la città della pace. C’è un bellissimo film ‘Assisi underground’ che racconta come il vescovo suo predecessore salvò gli ebrei nei sotterranei, il 27 ottobre del 1986 diventa città del dialogo interreligioso quando Giovanni Paolo II convoca sotto lo stesso cielo le religioni della terra a pregare. Un giorno di maggio del 2019 Assisi diventa a sorpresa la città dell’economia”.

Confrontando le figure di Chiara, Francesco e Carlo il professore Schiavazzi ha spiegato che “Chiara e Francesco sono due figure antropologicamente complementari. Storicamente e antropologicamente si completano a vicenda quindi Assisi ha un equilibrio del messaggio. Adesso – ha sottolineato – arriva questa figura dirompente. Quando dal Santuario di Santa Chiara si scende si volta a destra si va verso la Basilica di San Francesco. Adesso invece si svolta a sinistra perché c’è il Vescovado e accanto ad esso c’è il Santuario della Spogliazione dove riposa il corpo di Carlo Acutis, quindi anche urbanisticamente crea una divaricazione che non serve crearla in termini in termini logici. In questi termini il vescovo si pone il problema che il messaggio sia unitario. Questo libro ne è una risposta”. A pagina 18 del libro che secondo il professore Schiavazzi è racchiuso “il segreto e anche il dovuto del libro, l’autore si pone le seguenti domande ‘Quale è il disegno? Come mi è capitata questa figura ad Assisi? Quale disegno si nasconde dietro?’. Se vogliamo ragionare in termini laici, accademici la domanda da farsi è ‘Quale logica?’. Se poi uno è credente si chiede ‘Quale disegno provvidenziale?’. Ci sono queste dimensioni a cui dare una risposta. Il primo argomento di affinità che monsignor Sorrentino trova tra Carlo Acutis, Francesco e Chiara è l’entusiasmo della vita. Carlo Acutis guarda al mondo di internet con lo stesso entusiasmo con cui Francesco guadava la natura”.

L’incontro, moderato da Marina Rosati, giornalista e direttore dell’Ufficio stampa del Santuario della Spogliazione di Assisi e dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, si è concluso con i saluti del capo del cerimoniale della Link, Antonio Tofanelli.

Tutto su Carlo Acutis, un libro racconta il suo rapporto con Assisi

Presentazione giovedì 3 aprile nell’antica biblioteca dell’Università degli studi Link di Roma

ASSISI – Chi è Carlo? Un ragazzo del nostro tempo, pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica, con il cuore pieno di Dio e innamorato di Gesù eucaristia. Pur vivendo a Milano, risiedeva periodicamente ad Assisi con la sua famiglia, affinando il suo percorso spirituale sulle orme di Francesco e Chiara. Tre figure tanto diverse e originali, lontane nel tempo, ma unite da un filo rosso che questo libro mette in luce. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, luogo dove il giovane Francesco si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo. Di tutti questi argomenti e altri aspetti inediti si parla nell’ultimo libro del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, intitolato ‘Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali, non fotocopie’ (Edizioni Francescane italiane, pp. 160) che spiega il rapporto del Beato con San Francesco e Santa Chiara, il legame con la città, il potente messaggio univoco e di evangelizzazione che insieme mandano al mondo. La presentazione si terrà giovedì 3 aprile alle ore 15 nell’antica biblioteca dell’Università degli studi Link, in via del Casale di San Pio V, n. 44 a Roma.

Dopo i saluti del rettore dell’Università Carlo Alberto Giusti e del presidente Pietro Luigi Polidori interverranno, insieme all’autore, il giornalista docente di geopolitica vaticana Università degli studi Link, Piero Schiavazzi. L’incontro, moderato da Marina Rosati, giornalista e direttore dell’Ufficio stampa del Santuario della Spogliazione di Assisi e dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, è stato organizzato con l’ausilio del capo del cerimoniale della Link, Antonio Tofanelli. Il volume, che contiene un pensiero autografo del Santo Padre, è la prima opera sul giovane beato Millennial e futuro Santo a essere pubblicata dopo l’annuncio della canonizzazione. La santità di Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006) è stata riconosciuta in tempi record: 1º luglio 2018 decreto sulle virtù eroiche, 10 ottobre 2020 beatificazione, per il 27 aprile 2025 cerimonia di canonizzazione. L’iniziativa è organizzata dall’Università degli studi Link di Roma.

Il libro del vescovo su Francesco e Carlo presentato all’Università Link di Roma

Il 3 aprile incontro nell’antica biblioteca

Proseguono gli incontri per presentare l’ultimo libro del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, intitolato ‘Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali, non fotocopie’ (Edizioni Francescane italiane, pp. 160) che spiega il rapporto del Beato con San Francesco e Santa Chiara, il legame con la città, il potente messaggio univoco e di evangelizzazione che insieme mandano al mondo. La presentazione si terrà giovedì 3 aprile alle ore 11 nell’antica biblioteca dell’Università degli studi Link, in via del Casale di San Pio V, n. 44 a Roma.

Dopo i saluti del rettore dell’Università Carlo Alberto Giusti e del presidente Pietro Luigi Polidori interverranno, insieme all’autore, il giornalista docente di geopolitica vaticana Università degli studi Link, Piero Schiavazzi. L’incontro, moderato da Marina Rosati, giornalista e direttore dell’Ufficio stampa del Santuario della Spogliazione di Assisi e dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, è stata organizzata con l’ausilio del capo del cerimoniale della Link, Antonio Toffanelli.

Il volume, che contiene un pensiero autografo del Santo Padre, è la prima opera sul giovane beato Millennial e futuro santo a essere pubblicata dopo l’annuncio della canonizzazione. La santità di Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006) è stata riconosciuta in tempi record: 1º luglio 2018 decreto sulle virtù eroiche, 10 ottobre 2020 beatificazione, per il 27 aprile 2025 annunciata la canonizzazione. Chi è Carlo? Un ragazzo del nostro tempo, pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica, con il cuore pieno di Dio e innamorato di Gesù eucaristia. Pur vivendo a Milano, ad Assisi risiedeva periodicamente con la sua famiglia, affinando il suo percorso spirituale sulle orme di Francesco e Chiara. Tre figure tanto diverse e originali, lontane nel tempo, ma unite da un filo rosso che questo libro mette in luce. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, luogo dove il giovane Francesco si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo. Incontro di luci per tutti, ma specialmente per i giovani. L’iniziativa è organizzata dall’Università degli studi Link di Roma.

In 700 tra bambini e adolescenti per le 24 ore per il Signore ad Assisi

L’Abbazia di San Pietro è il nuovo Centro di pastorale giovanile e vocazionale “Carlo Acutis e Antonio Pennacchi” della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Il lancio è avvenuto sabato 29 marzo durante un incontro al quale hanno partecipato circa settecento tra bambini della Prima Comunione e ragazzi della Cresima, alla presenza del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei Santi e del vescovo monsignor Domenico Sorrentino.

Il vescovo Sorrentino dopo aver parlato della figura del venerabile Pennacchi, sacerdote di Assisi, sepolto nella Chiesa abbaziale di San Pietro, “da oltre mille anni servita dai benedettini e d’ora in poi affidata alla nostra diocesi”, ha parlato del prossimo Santo, Carlo Acutis, “un ragazzo come gli altri, ma tutto centrato su Gesù, specie nella Santa Eucaristia, affezionato a Maria col Rosario, e sempre pronto al servizio dei poveri, considerati veri amici”.

Infine il vescovo ha spiegato che il centro di pastorale giovanile e vocazionale pur essendo diocesano si apre “ai tanti ragazzi e giovani che raggiungono Assisi da tutto il mondo. Vengono, come da sempre, per San Francesco, Santa Chiara e altri santi, ma oggi anche per il Santuario della Spogliazione, che ricorda il gesto di Francesco d’Assisi che si spogliò di ogni bene terreno per amore di Gesù. Il Centro- ha aggiunto il vescovo – , che è nella parte bassa della Città, si coordina col Santuario stesso, e anche con la Cattedrale di San Rufino, nella parte alta. La Cattedrale è la chiesa – madre della diocesi, ricorda il patrono San Rufino, e ospita la reliquia del cuore di Carlo. Qui a San Pietro c’è un’altra reliquia preziosa di Carlo, un frammento del suo pericardio (membrana che avvolge il cuore). Appena si entra, c’è sulla destra il corpo del Venerabile Pennacchi. Anche Santa Maria Cristina Bando, fondatrice delle suore che qui operano, aiuterà nella riscoperta dell’adorazione eucaristica”.

In occasione delle “24 ore per il Signore”, i bambini e i ragazzi, venerdì 28 marzo hanno vissuto intensi momenti di spiritualità sia nel Santuario della Spogliazione, dove hanno pregato davanti alla tomba del Beato Carlo Acutis, ad un mese dalla sua canonizzazione prevista per il 27 aprile che nella cattedrale di San Rufino. Qui dopo la catechesi di don Riccardo Pincerato, responsabile dell’Ufficio di Pastorale giovanile nazionale della Conferenza episcopale italiana hanno ascoltato la testimonianza di Antonia Salzano, madre del giovane Millennial, che ha raccontato la straordinaria storia della vita del figlio morto a soli sedici anni. Una vita che seppur breve è stata molto intensa e caratterizzata da una fede molto forte. Presente ai vari momenti anche il padre Andrea Acutis.

Sono seguiti turni di adorazione eucaristica che si sono susseguiti per tutta la notte. Le foto e la lettera scritta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino sul sito della diocesi

Ad Assisi nasce un punto di riferimento per gli adolescenti nel segno di Carlo

Il 28 e 29 marzo due giorni di preghiera e momenti di riflessione con i bambini della prima comunione e i cresimandi della Diocesi

ASSISI – L’abbazia di San Pietro di Assisi, dove è custodita la tomba del venerabile don Antonio Pennacchi, diventerà un Centro vocazione e di pastorale giovanile. In vista della canonizzazione del Beato Carlo Acutis la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino vuole dare un accento forte all’evangelizzazione degli adolescenti organizzando momenti di preghiera e riflessione che hanno come testimonial il giovane millennial. In particolare, in occasione delle “24 ore per il Signore”, venerdì 28 marzo alle ore 21 nella cattedrale di San Rufino ad Assisi, dopo un momento di accoglienza con l’esposizione del Santissimo Sacramento e l’adorazione comunitaria, seguiranno la catechesi di don Riccardo Pincerato, responsabile dell’Ufficio di Pastorale giovanile nazionale della Conferenza episcopale italiana e la testimonianza di Antonia Salzano, madre del beato Carlo Acutis. Alle ore 23 l’inizio dei turni di adorazione per tutta la notte fino alle ore 10 del giorno seguente.

Sabato 29 sono previsti due diversi momenti per i bambini che si preparano alla prima comunione e i cresimandi della diocesi. Questi ultimi alle ore 9.30 si ritroveranno nel sagrato della cattedrale di San Rufino. Dopo un momento di accoglienza, seguiranno alle ore 10 l’adorazione eucaristica, la catechesi e la benedizione eucaristica. Infine, alle ore 11 è prevista la partenza per il Santuario della Spogliazione per la preghiera sulla tomba del Beato. I bambini della prima comunione invece si ritroveranno alle ore 9.30 nel Santuario della Spogliazione per venerare il giovane Beato. Alle ore 10 è previsto il ritrovo davanti al sagrato dell’abbazia di San Pietro e l’animazione. Infine, alle ore 12,15 ci sarà il momento conclusivo comune per i due gruppi di giovani presso l’abbazia alla presenza del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei Santi. L’incontro si concluderà con un momento di animazione sul sagrato.

Reliquie del Beato Carlo in vendita, la Diocesi denuncia

Una denuncia nei confronti di ignoti è stata sporta dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, dopo che sul web sono state messe all’asta alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis che sarà proclamato santo ad aprile e il corpo del quale è custodito nel santuario della Spogliazione.

L’esposto è stato già trasmesso alla Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone che ha subito avviato gli accertamenti. Ha riguardato in particolare i capelli del giovane milanese per i quali è già stato superato il prezzo di 2 mila euro, autenticati dalla Postulazione, messi in vendita da un soggetto coperto da un nick name. “Ne abbiamo chiesto il sequestro” ha spiegato monsignor Sorrentino. “Non sappiamo se le reliquie siano vere o false – ha aggiunto – ma se fosse anche tutto inventato, se ci fosse l’inganno, saremmo in presenza, oltre che di una truffa, anche di una ingiuria al sentimento religioso”.
La denuncia si è concentrata su una reliquia ma sul web – in base a quanto ha verificato la Diocesi di Assisi-Nocera-Gualdo – ne circolerebbero anche altre attribuite sempre a Carlo Acutis. “Su internet – ha spiegato il vescovo – c’è un mercatino di reliquie che riguarda vari santi, come il nostro Francesco, con tanto di prezziario. Una cosa impossibile da accettare”.
Il presule ha spiegato che il Diritto canonico non ammette questo commercio. Le reliquie vengono infatti date attraverso i vescovi gratuitamente. Al massimo si fanno offerte al santuario dal quale provengono. E’ una prassi che risale ai primi secoli della nostra storia”.
Dell’asta che sta riguardando Acutis, il vescovo ha parlato di “grande offesa al sentimento religioso”. Prima della canonizzazione la famiglia ha donato alla Diocesi di Assisi il corpo dello studente lombardo morto quindicenne di leucemia fulminante, diventato un modello di vita cristiana per tanti giovani fedeli oltre che una sorta di “patrono di internet”, beatificato il 10 ottobre 2020. In vista della sua canonizzazione se ne sta occupando anche la Postulazione che promuove la causa.
“Dopo che abbiamo verificato l’asta su Internet – ha detto monsignor Sorrentino – abbiamo deciso di sporgere denuncia. A cosa può portare l’idolo denaro… ho timore che ci sia lo zampino di Satana”